Cosa vuol dire che la verità è funzione del tempo? È un pensiero che mi accompagna da anni, e che ritrovo tanto nella filosofia e nella sociologia, quanto nel mio lavoro quotidiano come sviluppatore e consulente ERP.
Una cosa è vera oggi, ma non lo era ieri — e forse non lo sarà domani.
Questa verità relativa e contestuale si applica al modo in cui cresciamo, apprendiamo, progettiamo software e costruiamo sistemi.
La verità cambia nel tempo: dal pensiero filosofico al codice software
Non è solo una riflessione astratta: è una realtà tecnica concreta.
Chi lavora nell’informatica lo sa bene. Anche il codice più pulito e funzionale oggi (qualcuno ha detto Fortran77?) domani può risultare inadeguato, inutilizzabile o superato.
E lo stesso vale per i valori, per i metodi educativi, per la cultura d’impresa. Ciò che era giusto o utile in passato può non esserlo più nel presente.
Come spiegava Michel Foucault, la verità non è assoluta: è costruita, situata, storica. Varia secondo i contesti e le strutture di potere dominanti.
L’evoluzione dei sistemi ERP: il caso Odoo
Anche nel mondo degli ERP vale la stessa logica.
Una volta i software gestionali erano rigidi, verticali, chiusi. Poi sono arrivati strumenti come Odoo, che incarnano una verità diversa: modularità, apertura, integrazione e flessibilità.
Eppure anche Odoo non è una verità eterna. Le versioni cambiano, le API evolvono, i moduli vengono riscritti, i flussi ridefiniti.
Ogni nuova release ci costringe a ripensare certezze tecniche e logiche consolidate.
Esperienze personali e verità educative temporanee
A livello personale, ricordo episodi scolastici in cui un insegnante, oggi probabilmente criticabile, usava un approccio duro — addirittura prendendomi in giro per un’insufficienza.
Oggi sarebbe inaccettabile, ma in quel contesto e in quel tempo, quella “verità educativa” mi spronò a studiare, a reagire, e infine a eccellere.
Come diceva Zygmunt Bauman, viviamo in tempi “liquidi”: ciò che era solido si dissolve, lasciando spazio a forme nuove, spesso più complesse.
Verità, codice e flessibilità
La verità, come il codice, non è mai statica.
Programmare è anche un atto filosofico: decidere cosa deve essere vero, quando e per chi.
E così anche educare, guidare un team, innovare, fare impresa. Tutto ruota attorno a contesti dinamici e verità che invecchiano.
Una passione per la filosofia… applicata alla programmazione
Forse avrei potuto dedicarmi maggiormente alla sociologia o alla filosofia, che mi appassionano da sempre.
Ma in fondo, anche scrivere codice è una forma di riflessione sul mondo.
E ogni riga che scriviamo oggi… è vera solo fino al prossimo aggiornamento 🙂
Comprendere il tempo delle verità
Capire che la verità è funzione del tempo non significa giustificare tutto ciò che è stato, ma imparare a leggere ogni realtà nel suo contesto.
Che si tratti di educazione, di software, di ERP o di società: saper cambiare visione nel tempo è ciò che rende i sistemi davvero intelligenti.
Ti ritrovi in questo pensiero?
Hai vissuto esperienze professionali o personali in cui una verità si è trasformata nel tempo?
Parliamone nei commenti o scrivimi: mi interessa approfondire questo dialogo, tra filosofia e codice, tra pensiero e azione.