Prime impressioni su Kotlin per Android Studio
Per curiosità ho dato un’occhiata a Kotlin, linguaggio di programmazione nato nel 2011 e suggerito da Google per sviluppare applicazioni Android.
E’ un linguaggio ad oggetti con forte tipizzazione e con una sintassi che punta alla riduzione del codice.
Mi piace il fatto che le funzioni vengano definite con la parola chiave fun 🙂
Come in molti linguaggi l’inizio e la fine dei blocchi di codice è indicato dalle parentesi graffe:
fun main() { println("Hello World") }
Si promette di ridurre di molto il codice creando in una sola riga tutto il necessario per la classe, come da esempio da sito ufficiale:
/* Create a POJO with getters, setters, `equals()`, `hashCode()`, `toString()` and `copy()` in a single line: */ data class Customer(val name: String, val email: String, val company: String) // Or filter a list using a lambda expression: val positiveNumbers = list.filter { it > 0 } // Want a singleton? Create an object: object ThisIsASingleton { val companyName: String = "JetBrains" }
Anche per i cicli for classici sostituiscono le classiche sintassi for per i cicli più semplici con un più conciso:
// greets three times repeat(3) { println("Hello") } // greets with an index repeat(3) { index -> println("Hello with index $index") } repeat(0) { error("We should not get here!") }
Da quel che ho visto sembra interessante anche se non mi piace molto la sintassi della dichiarazione degli argomenti per le funzioni con due punti:
inline fun repeat(times: Int, action: (Int) -> Unit)
Proverò a farci qualcosa con Android Studio e vi saprò dire altro!